2 resultados para Ion Torrent. co-ocorrência

em AMS Tesi di Laurea - Alm@DL - Università di Bologna


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Negli ultimi 10 anni i blooms attribuibili alla dinoflagellata bentonica Ostreopsis cf. ovata sono aumentati in termini di frequenza ed intensità lungo le coste del Mediterraneo, avendo ripercussioni negative sulla salute umana e forti impatti sulle comunità marine bentoniche, ciò a seguito della produzione di potenti tossine (composti palitossina-simili) da parte della microalga. Tra i fattori ecologici che innescano o regolano le dinamiche dei bloom tossici le interazioni tra microalghe e batteri sono in misura sempre maggiore oggetto di ricerca. In questo studio è stata analizzata la struttura filogenetica della comunità batterica associata ad O. cf. ovata in colture batch e valutate le dinamiche successionali della stessa in relazione alle differenti fasi di crescita della microalga (oltre che in relazione alle dinamiche di abbondanza virale). Lo studio filogenetico è stato effettuato tramite l’ausilio di metodiche molecolari di sequenziamento di next generation (Ion Torrent). Le abbondanze dei batteri e delle particelle virali sono state determinate tramite microscopia ad epifluorescenza; l’abbondanza cellulare algale è stata stimata tramite metodo Uthermohl. Il contributo della frazione batterica ad elevata attività respiratoria è stato determinato tramite doppia colorazione con coloranti DAPI e CTC. Dai dati emersi si evince che la comunità batterica attraversa due fasi di crescita distinte, una più marcata e concomitante con la fase esponenziale di O. cf. ovata, l'altra quando la microalga è in fase media stazionaria. Per quanto concerne la composizione filogenetica della comunità sono stati rilevati 12 phyla, 17 classi e 150 generi, sebbene i dati ottenuti abbiano rilevato una forte dominanza del phylum Proteobacteria con la classe Alphaproteobacteria, seguita dal phylum Bacteroidetes con la classe Sphingobacteria. Variazioni nella struttura filogenetica della comunità batterica, a livello di generi, tra le diverse fasi di crescita della microalga ha permesso di evidenziare ed ipotizzare particolari interazioni di tipo mutualistico e di tipo competitivo.

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Ruthenium complexes have proved to exhibit antineoplastic activity related to the interaction of metal ion with DNA nucleobases. It is indeed of great interest to provide new insights on theses cutting-edge studies, such as the identification of distinct coordinative modes of DNA binding sites. During the investigation on the reaction between [(PPh3)3Ru(CO)(H)2], 1, and the Thymine Acetic Acid (THA) as model for nucleobases, we identified an unstable monohapto hydride acetate complex 2, which rapidly evolves into elusive intermediates whose nature was evidenced by NMR spectra and DFT calculations. We obtained crystals of [(PPh3)2Ru(CO)(k1-THA)(k2-THA)] 17, and [Ru(CO)(PPh3)2(k2-N,O)-[THA(A)];(k1-O)[THA(B)]2 18, phosphine ligands assuming cis conformation. The thesis deals on the analogue reactions of 1 with acetic acid by varying different parameters and operating conditions. The reaction yields to the hydride dihapto-acetate [(PPh3)2RuH(CO)(k2-Ac)] 8 through the related meridian monohapto, by releasing of phosphine ligand. However, the reaction yields a mixture of compounds, in which the dihapto hydride complex 8 is prevailing in any cases and does not provide any disclosure for the proposed mechanistic aspects. The reaction with two equivalents of acetic acid, affords the complex [(PPh3)2Ru(CO)(k1-Ac)(k2-Ac)] 11, exhibiting mutual trans:cis locations in 2:1 ratio for the phosphine. Such evidence agrees with the results obtained DFT calculations in vacuo, whereas it is in contrast with those obtained with the THA. Therefore we can inferred that the products obtained from the latter reaction is intermolecularly ruled by the hydrogen binding interactions between the functions [-NH•••(O)C-] in the two coordinated thymine ligands.